Simonelli e Besana, ostacoli da primato ad Ancona

05 Febbraio 2023

Due migliori prestazioni italiane U23 nella seconda giornata dei Tricolori juniores e promesse: 7.67 per Simonelli, 8.10 per Besana (eguagliata). Meli 46.58 nei 400, Oliveri 5,52 nell’asta, lo junior Stronati 2,21 nell’alto, Tavernini 1,88

Pomeriggio da primato per gli ostacoli ad Ancona, nella seconda giornata dei Tricolori juniores e promesse indoor. Si festeggiano due migliori prestazioni italiane U23 nei 60hs, firmate da Lorenzo Simonelli con il tempo di 7.67 a soli tre centesimi dallo standard per gli Europei indoor di Istanbul e da Veronica Besana, che con il crono di 8.10 eguaglia il limite fissato poche settimane fa da Giulia Guarriello. Nei 400 metri è importante il passo in avanti per Riccardo Meli, capace di 46.58. Tre performance di valore dalle pedane: nell’asta, in un weekend significativo per la specialità, Matteo Oliveri oltrepassa quota 5,52, il salto in alto premia invece lo junior Edoardo Stronati con il personale di 2,21 e Asia Tavernini che si issa a 1,88. Dopo il successo di ieri nel lungo, Marta Amani si prende anche il titolo dei 200 con il personale di 24.04. Bis anche per Great Nnachi, oggi a 4,20 nell’asta dopo il titolo dei 60.

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FOTO (di Fabio Girotti/FIDAL)

OSTACOLI - Due primati desiderati, attesi, ottenuti al termine di un tour de force di tre turni in cinque ore. Lorenzo Simonelli (Esercito) completa la collezione di record giovanili indoor, diventando il migliore U23 di sempre dopo essersi impadronito in passato dei limiti U18 e U20 che ancora detiene. Ma di giovanile qui c’è poco, ormai: questo 7.67 è una misura che va letta in chiave internazionale, non lontana dallo standard diretto per gli Euroindoor (7.64) che potrebbe raggiungere dopo l’esperienza dello scorso anno a Monaco di Baviera. Il romano che si allena con Giorgio Frinolli nel gruppo di Dosso e Bogliolo (“Dream Team”, il commento di ‘Za’ su Instagram), si migliora di otto centesimi, ne toglie tre alla MPI di Franck Brice Koua del 2021 (7.70) e si inserisce nella top ten italiana di sempre al nono posto. Gara senza storia, in un crescendo di gas e brillantezza fra i tre turni: 7.86, 7.79 e infine 7.67. Nella foto ricordo anche Giuseppe Filpi (Atl. Agropoli, 8.07) e Mouhamed Pouye (Atl. Ravenna, 8.11).

La finale al femminile non tradisce le attese. Il segnale di vitalità lanciato da Veronica Besana in semifinale (8.15) viene confermato, anzi rafforzato, nel turno decisivo: la lombarda dell’Atletica Lecco Colombo Costruzioni è la più performante con 8.10 (lo standard per Istanbul è a sette centesimi) e accosta il proprio nome a quello di Giulia Guarriello nell’elenco dei primati. Ma nella sfida diretta, la gioia è tutta per l’ostacolista allenata nella Capitale dalla primatista italiana Veronica Borsi: Besana indossa la maglia tricolore, Elena Carraro (Atl. Brescia 1950) è seconda con un blitz a 8.17, Guarriello deve accontentarsi del terzo posto con 8.18. Tra gli juniores il padrone è Damiano Dentato (Studentesca Milardi Rieti) autore di 7.83 in finale, tempo con cui stacca Oliver Mulas (Maurina Olio Carli) e Tommaso Triolo (Fiamme Oro) entrambi a 7.99. Celeste Polzonetti (Bracco Atletica) è la campionessa italiana juniores con 8.60 (in semifinale aveva corso 8.58) battendo Azzurra Ballin (Assindustria Sport, 8.65 PB) e Chiara Minotti (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter, 8.66).

400 - Una foto della sua batteria di Ancona l’ha condivisa su Instagram persino il campione del mondo dei 100 metri Fred Kerley, “taggato” perché Riccardo Meli aveva replicato il colpo di pistola dell’americano al Golden Gala. In finale il siciliano Meli (Fiamme Gialle) cambia dimensione: si migliora di quasi mezzo secondo, da 47.02 a 46.58, per diventare il migliore italiano dell’anno (meglio per esempio dei debutti di Aceti e Scotti) e il quarto U23 azzurro di sempre: davanti ha soltanto Matteo Galvan (46.26), Scotti e coach Claudio Licciardello. In una finale avvincente, il rivale Matteo Raimondi (Pro Sesto Atl.) prova la mossa del sorpasso all’interno, prima dell’ultima curva, cercando di sfruttare la porta lasciata aperta: il tentativo non riesce, Meli resta in testa, Raimondi in ogni caso scende sotto i 47 secondi con 46.86, un secondo meglio del terzo classificato Michele Bertoldo (Atl. Vicentina, 47.86). Al femminile, Laura Elena Rami (Cus Bologna) prende per prima la ‘corda’ e conferma la leadership fin sul traguardo, con un crono di 54.04 che è migliore anche del personale all’aperto vecchio del 2020. Ilaria Accame (Libertas Unicusano Livorno) si prende il secondo posto nel suo primo evento indoor (54.53), terza Alexandra Almici (Atl. Brescia 1950, 55,54). Tra le junior, si presentano in tre praticamente sulla stessa linea nei metri finali: la spunta Giulia Ingenito (Sisport) con 56.06 su Clarissa Vianelli (Polisport. Novatletica Chieri, 56.15) e Nancy Demattè (Quercia Trentingrana, 56.16) tutte al personale indoor. Un rettilineo finale esuberante regala il titolo U20 a Matteo Di Benedetto (Team-A Lombardia) che con il PB di 48.15 prevale su Daniele Groos (Atl. Futura Roma, 48.35 PB) e Giacomo Hashim Nassor (Rifondazione Podistica, 48.52).

ASTA - Amici e compagni d’allenamento a Torino, poteva Matteo Oliveri non “rispondere” a Simone Bertelli? All’indomani del 5,51 record italiano U20, gli applausi nell’asta stavolta se li prende il ventenne Oliveri (Atl. Virtus Lucca) che tra le promesse si migliora di tre centimetri con 5,40 e poi oltrepassa anche 5,52, scavalcando così Bertelli nell’ideale duello che profuma di futuro. Liste alla mano, diventa il terzo U23 alltime dopo Gibilisco (5,62) e Stecchi (5,60) e poi tenta il 5,63 mai saltato in Italia a questa età: appuntamento rimandato. Podio anche per Cosimo Gramigna (Atl. Firenze Marathon, 4,85) e Francesco Pugno (Safatletica Piemonte, 4,67). Al femminile, a Great Nnachi riesce la doppietta 60+asta, non ancora l’assalto a 4,40: la portacolori del Battaglio Cus Torino valica il 4,20 che pareggia il personale indoor e poi sbaglia i tre tentativi successivi, con ottima impressione al secondo. Tra le juniores la segue Giulia Busatta (Fiamme Oro) brava a spostare il proprio limite di venti centimetri (3,90), terza Chiara Centenaro (Atl. Brescia 1950) con 3,70.

ALTO - Prova a cancellare un primato che resiste dal 1980, il 2,23 di Paolo Borghi del 1980. L’impresa per il momento non riesce allo junior Edoardo Stronati (Pro Sesto Atl. Cernusco) che in ogni caso conferma le proprie abilità nell’alto e si regala tre tentativi a quota 2,24 dopo aver superato 2,21 alla terza. Una misura che lo porta al quinto posto di sempre della categoria e che per intenderci è la stessa saltata d Gianmarco Tamberi alla stessa età. Stronati, già medaglia d’oro in maglia azzurra quest’anno ai Campionati del Mediterraneo U23 di Valencia, era accreditato di 2,17 al coperto e di 2,20 all’aperto dalla scorsa stagione. Sul podio lo accompagnano Matteo Sioli (Euroatletica 2002), salito a 2,10, e Luca Brambilla (Pro Sesto Atl. Cernusco) terzo con 2,02. Step by step, la scalata di Asia Tavernini (Quercia Trentingrana) nell’alto fa tappa a 1,86 e poi a 1,88, quote domate rispettivamente alla seconda e alla prima prova. È attualmente il miglior salto italiano dell’anno e incrementa di tre centimetri il personale della trentina. Seconda Rebecca Mihalescul (Atl. Brescia 1950) con 1,78, terza Gloria Polotto (Cus Pavia) con 1,75, +1 sul PB.

TRIPLO - Abbonata al 12,88, Mifri Veso centra per due volte la stessa misura, aggiornando il personale indoor nel triplo. È della saltatrice della Brugnera Friulintagli il titolo italiano juniores, attaccata con determinazione all’ultimo turno da Claudia Tessitore (Formia Atl.) che però con 12,74 non riesce a scalzarla dalla prima piazza. Terza è invece la doppia figlia d’arte Greta Donato (Fiamme Gialle Simoni) con il personale di 11,94 alla sua terza gara di triplo in carriera. Tredici metri tondi tondi consegnano la maglia tricolore U23 del triplo a Veronica Zanon (Fiamme Oro): all’ultimo salto la insidia Chiara Smeraldo (Cus Genova) con 12,88 e sempre all’ultimo turno è Greta Brugnolo (Atl. Riviera del Brenta) ad acciuffare il terzo posto con 12,66. Tra gli uomini U23 cresce Federico Bruno (Athletic Club 96 Alperia): il dolce alla fine con il 15,85 del quinto e il 15,86 del sesto hop-step-jump. Progressi che fanno il paio con quelli di Alex Fabbri (Pontevecchio Bologna) che atterra a 15,75 per la seconda piazza. Terzo Abdul Omar (Atl. Firenze Marathon) per il secondo podio in due giorni dopo la vittoria di ieri nel lungo: 15,14. Mezzo metro in più del “suo”, e Leandro D’Amore è il campione d’Italia del triplo juniores: 15,20 per il saltatore delle Fiamme Gialle Simoni. Lo impensierisce, ma non lo supera, Manuele Pagliano (Avis Barletta) con l’ultimo decollo a 15,13. È terzo invece l’argento degli Europei U18 di Gerusalemme Nicolò Cannavale (Formia Atl., 14,95).

200: AMANI BIS - Come nella passata edizione, anche nel 2023 Marta Amani completa la doppietta lungo+200 tra le juniores. Dopo il 6,32 di ieri in pedana, nello sprint la lombarda del Cus Pro Patria Milano si ripete con un tempo che è vicino alla barriera dei ventiquattro secondi (24.04), quinto posto nelle liste italiane U20 di sempre, a meno di due decimi dal record italiano di Dalia Kaddari (23.85). In finale si libera di Carlotta Fedriga (Edera Atl. Forlì, al personale di 24.45) e di Agnese Musica (Polisport. Novatletica Chieri, 24.82). Al maschile Davide Rezzadori (Fondazione Bentegodi) viaggia più forte in batteria (21.87) che in finale (21.91) ma è sua la palma nei 200 juniores davanti a Nicolò Salaris (Gs Bernatese, 21.98 PB indoor) e Sofian Safraoui (Nissolino Sport, 22.26).

MEZZOFONDO - Pronti, via, scappa subito, e non ce n’è per nessuno. Francesco Guerra scende sotto gli otto minuti nei 3000 metri del Palaindoor, in una tappa di avvicinamento al debutto in mezza maratona a Napoli il 26 febbraio. Il mezzofondista dei Carabinieri sforbicia otto secondi al personale e timbra 7:59.76. Nel corso della gara prova a rientrare Zouhir Sahran (Milone Siracusa, 8:10.23), poi rintuzzato da Marco Ranucci (Studentesca Milardi Rieti) terzo con 8:12.70. Tra le donne, in evidenza un’altra atleta che frequenta stabilmente l’attività su strada come Sara Nestola (Calcestruzzi Corradini Excelsior), al personale di 9:31.46: qui l’arrivo è in volata con Giulia Cordazzo (La Fratellanza 1874 Modena, 9:31.96 PB) e sulla loro scia chiude terza con 9:34.56 Agnese Carcano (Verona Pindemonte). Le quattro gare degli 800 seguono un copione in gran parte simile, senza ritmi forsennati ed essenzialmente tattiche. Francesco Pernici (FreeZone) si impone tra le promesse (1:50.20) sfuggendo nel forcing finale a Tommaso Maniscalco (Studentesca Milardi Rieti, 1:50.79) e Andrea Sambruna (Pro Sesto Atl. Cernusco, 1:51.72). Tra le U23 Sofia Bella (Atl. Roma Acquacetosa) prende l’iniziativa e centra il bersaglio con 2:08.92. Il podio non è quello dell’ordine d’arrivo: squalificata Francesca Bianchi (Libertas Unicusano Livorno), è seconda Federica Pansini (Studentesca Milardi Rieti, 1:10.07) e terza Livia Caldarini (Studentesca Milardi Rieti, 2:11.60). Ancora Atletica Roma Acquacetosa tra le junior con Flavia Bianchi (2:10.37) e la sua consueta condotta di gara da front-runner: precede Serena Quintiliani (Polisportiva Tethys Chieti, 2:12.01) e Virginia Bancolini (Sef Stamura Ancona, 2:12.61). Il titolo degli junior uomini finisce nella bacheca di Giovanni Lazzaro (Assindustria Sport, 1:52.77), imprendibile con il suo break del giro conclusivo che fa selezione ai danni dell’argento europeo U18 Davide De Rosa (Esercito, 1:53.16) e Gabriele Angiono (Battaglio Cus Torino, 1:53.89).

LANCI - Nessun dubbio, è Anna Musci (Alteratletica Locorotondo) la più forte tra le pesiste junior: rischia l’eliminazione con due nulli iniziali, poi assesta un lancio in sicurezza per proseguire la gara e infine sistema la pratica con 15,28. A “medaglia” anche Giada Cabai (Atl. Malignani Libertas, 13,75) e Sofia Coppari (Atl. Fabriano, 13,27). Appena entrato nella categoria juniores, detta subito legge Mirko Campagnolo (Milone Siracusa) campione italiano del peso con il personale di 17,48, pizzicato all’ultimo ingresso in pedana. Gli fanno compagnia sul podio Gioele Tengattini (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter, 16,08) e Carlo Trinchera Lotto (Cento Torri Pavia, 15,82). 

STAFFETTE - Atletica Vicentina a segno con la staffetta maschile promesse: 1:27.80 per Davide Guidolin, Lorenzo Frivoli, Pietro Marangon, Michele Bertoldo, davanti a Pro Sesto Atl. Cernusco (1:29.38) e Studentesca Milardi Rieti (1:30.10). Tra le promesse al femminile il successo è per l’Atletica Brescia 1950 con Alessia Seramondi, Noemi Cavalleri, Elena Carraro e Alexandra Almici (1:39.86), meglio della Studentesca Milardi Rieti (1:40.32) e della Fratellanza 1874 Modena (1:40.78). Titolo maschile juniores alla Riccardi Milano grazie all’1:29.13 di Emanuele Perra, Francesco Inzoli, Matteo Cagliero, Mattia Arnaboldi: il club lombardo precede la Studentesca Milardi Rieti (1:30.74) e l’Acsi Campidoglio Palatino (1:31.69). Trionfa l’Assindustria Sport tra le junior donne per effetto dell’1:42.49 ottenuto da Arianna Bacelle, Martina Agostini, Azzurra Ballin, Stella Agostini: superate Cus Parma (1:42.62) e Studentesca Milardi Rieti (1:43.18).

VERSO LA FINALE - Tre turni in cinque ore per i 60 ostacoli e saper dosare le energie è fondamentale. Il primo round delle promesse ribadisce il ruolo di favoritissimo per Lorenzo Simonelli (Esercito) che comincia la mattinata passeggiando in 7.86. Più equilibrio, come da previsioni, tra le promesse al femminile: Giulia Guarriello (Atl. Guastalla Reggiolo) con 8.24 guida il terzetto di principali pretendenti al titolo composto anche da Veronica Besana (Atl. Lecco Colombo Costruzioni, 8.27) ed Elena Carraro (Atl. Brescia 1950, 8.27). Tra gli junior il miglior crono delle batterie è per Damiano Dentato (Studentesca Milardi Rieti, 7.85), tra le junior la leader è Chiara Minotti (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter, 8.68). Batterie dei 200 metri U20 con riscontri principali dalla regina del lungo Marta Amani (Cus Pro Patria Milano) al PB indoor di 24.24, e da Davide Rezzadori (Fondazione Bentegodi) che scende a 21.87. Nelle semifinali dei 60hs, continua il dominio di Simonelli che spara un 7.79 e di Dentato che si esprime in 7.80, mentre al femminile tra le U23 si esaltano Besana (altri due centesimi di PB fino a 8.15) e Carraro (8.20 PB) nella sfida a distanza con Guarriello (8.25), e tra le U20 accelera Celeste Polzonetti (Bracco Atletica) con 8.58.

STREAMING - I Campionati Italiani Juniores e Promesse indoor di Ancona sono trasmessi in diretta streaming integrale su www.atletica.tv nelle giornate di sabato 4 e domenica 5 febbraio a partire dalle ore 9.

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File allegati:
- RISULTATI
- PROGRAMMA ORARIO

Veronica Besana (foto Girotti/FIDAL)


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