Torun: Stecchi 5,72, Barontini si migliora

08 Febbraio 2023

In Polonia, nel meeting Gold, l’astista supera la misura alla prima prova: due centimetri in più dello stagionale. Negli 800 l’azzurro al personale indoor (1:47.42). Mondeville: Derkach 14,08 nel triplo

Altri segnali di crescita per gli azzurri a Torun, in Polonia, nel meeting Gold del World Indoor Tour. Sulla pedana dell’asta Claudio Stecchi vola a 5,72 e continua a salire in questa stagione. Si dimostra sempre più competitivo il fiorentino delle Fiamme Gialle, a segno alla prima prova dopo un percorso netto alle quote precedenti in una gara iniziata con 5,32 e priva di errori anche a 5,52 e 5,62. Poi si cimenta in tre tentativi senza successo alla misura di 5,82 con cui avrebbe eguagliato il record italiano indoor del suo coach Giuseppe Gibilisco, oltre che il personale all’aperto, e raggiunto lo standard per gli Europei in sala di Istanbul. Ma alla terza uscita agonistica del suo 2023 aggiunge due centimetri al 5,70 di sabato scorso a Lodz per guadagnare ulteriore fiducia e lasciarsi alle spalle un paio di anni difficili, tormentati dagli infortuni. In classifica è quinto, con la vittoria al filippino Ernest John Obiena che salta 5,87. “Se penso che vengo da due anni praticamente senza gare - le parole di Stecchi - questo risultato va sicuramente bene, dopo l’esordio di gennaio con 5,55 sto migliorando ogni volta. Ero molto alto sull’asticella a 5,72 e fare anche 5,82 sarebbe stata la ciliegina sulla torta, ma non è lontano. Ho cercato di ripetere lo stesso salto, però avrei dovuto allontanare un po’ i ritti. Alla seconda prova ho preso un’asta più dura, con una buona rincorsa, ma staccando troppo sotto”.

BARONTINI PB - Passo avanti negli 800 metri di Simone Barontini, al quinto posto con il tempo di 1:47.42. Per il 24enne delle Fiamme Azzurre un progresso di nove centesimi sul personale indoor, diventando il settimo italiano di sempre, e di mezzo secondo abbondante rispetto al debutto stagionale (1:48.09 a Manchester). Nell’ultimo giro l’anconetano, finalista nella scorsa estate agli Europei di Monaco, riesce a recuperare un paio di posizioni combattendo a viso aperto con alcuni specialisti di primo piano: si impone lo svedese Andreas Kramer (1:46.37) sul keniano Collins Kipruto (1:46.82). “Speravo un po’ meglio - commenta Barontini - perché sono riuscito ad abbassare il personale, che era di due anni fa, ma avevo altri obiettivi e queste gare servono anche per trovare la forma. Ho avuto buone sensazioni quando ho cambiato ritmo, a 150 metri dal traguardo, però non mi sono piaciuto all’inizio sgomitando troppo in seconda corsia e forse sarei dovuto partire un po’ prima.

Bene ma non benissimo, ora punto al minimo per gli Europei che è fissato a 1:46.75 e tornerò in gara a Metz sabato”.

MIGLIO: TSEGAY SECONDA ALLTIME - Viaggia forte nel miglio l’etiope Gudaf Tsegay con una cavalcata verso il crono di 4:16.16 per firmare la seconda prestazione mondiale di sempre, a meno di tre secondi dal record della connazionale Genzebe Dibaba (4:13.31 datato 2016). Nel lungo piazza la zampata il greco campione olimpico Miltiadis Tentoglou a 8,40 balzando al comando delle liste mondiali dell’anno. Arriva la “world lead” anche sugli 800 della britannica Keely Hodgkinson che impressiona con 1:57.87. La volata vincente nei 60 è con 7.06 dell’iridata svizzera Mujinga Kambundji davanti all’idolo di casa Ewa Swoboda (7.11). Spettacolare duello nei 60 ostacoli, con la polacca Pia Skrzyszowska ancora al successo in 7.79. A pochi giorni dal 7.78 di Lodz, la campionessa europea dei 100hs riesce a spuntarla sulla finlandese Reetta Hurske scesa a 7.81, mentre è terza la giamaicana Britany Anderson (7.83), argento mondiale all’aperto. Tra gli uomini lo statunitense Daniel Roberts si ripete a 7.46 (stesso crono di sabato a Boston) sul cubano Roger Iribarne, al personale con 7.49. È il francese Azeddine Habz a prendersi i 1500 in 3:35.59 restando davanti al britannico George Mills (3:35.92) che aveva fatto sua la tappa inaugurale di Karlsruhe, invece Freweyni Hailu (8:46.92) si aggiudica il derby dei 3000 con le altre etiopi. Nei 400 metri vincono l’olandese Lieke Klaver (51.14) e lo svedese Carl Bengtstrom (46.15), bronzo mondiale indoor. In due a 2,27 nell’alto, con il neozelandese Hamish Kerr a prevalere sul tedesco Tobias Potye per il minor numero di errori. [RISULTATI]

IN FRANCIA - Si riporta sopra i quattordici metri Dariya Derkach nel triplo. Al meeting francese di Mondeville, l’azzurra atterra a 14,08 per il quarto posto e conferma la propria solidità di rendimento intorno a queste misure. La saltatrice dell’Aeronautica, già a un soffio dal personale indoor con 14,25 in avvio di stagione, prosegue il tour europeo a pochi giorni dalla vittoria di venerdì a Erfurt (13,97). Davanti si piazzano le cubane Leyanis Perez Hernandez (14,48) e Liadagmis Povea (14,39), terza la turca Tugba Danismaz (14,12). Nei 60 ostacoli, gara compromessa dall’inizio per Luminosa Bogliolo (Fiamme Oro) che colpisce in pieno la prima barriera e poi chiude quinta in 8.48, alla seconda uscita dell’anno dopo l’esordio di Nantes (8.23 a fine gennaio). Nella successiva batteria, stesso piazzamento con 8.35 della 22enne Elena Carraro (Atl. Brescia 1950) migliorata a 8.17 nello scorso weekend ad Ancona. [RISULTATI]

l.c.

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